Edizione Speciale: Uhuru

Trascrizione del fumetto

Quadro 1
Alkina: …ci sono dati immagazzinati sui computer di bordo del satellite? …mmrf…
EPO: Sì. La maggior parte è danneggiata; forse a causa della lunga esposizione ai raggi cosmici.

Quadro 2
Alkina: Quello è un rilevamento di tutto il cielo, e la maggior parte delle sorgenti sta sul piano galattico. Ci sono immagini reali di alcuni di quei punti?

Quadro 3
EPO: Negativo. Non su questa unità. Solo conteggi relativi alla posizione.
Um’altra unità contiene l’immagie.
Alkina: Hmm, Epo, per favore, mi mostri che dati hai sui primi satelliti per raggi X terrestri?

Quadro 4
EPO: Uhuru, è stato il primo satellite orbitante per l’osservazione dei raggi.
Alkina: Mi è familiare. Mi ricordo di aver studiato che Uhuru ha scoperto l’emissione X diffusa da un ammasso di galassie usando dei contatori proporzionali…

Quadro 5
Alkina: …e questa immagine mostra l’emissione X diffusa, ma non so da quali galassie.
EPO: Non ho niente di uguale nel mio database.

Quadro 6
Alkina: Beh, ci sono molte galassie là fuori. Scommetto che quella immagine di tutto il cielo è delle sole sorgenti X.
EPO: Stimo avvicinandoci al limite più esterno del probabile sistema solare del satellite.

Cosa significa?

Rilevamento di tutto il cielo – Mappa creata prendendo l’immagine delle varie regioni del cielo, generalmente ad una particolare lunghezza d’onda, in modo da rivelare e catalogare gli oggetti trovati.

Contatori proporzionali – Rivelatori in cui i fotoni di energia elevata (come i raggi X) ionizzano il gas, producendo un numero di particelle cariche proporzionale all’energia del fotone incidente. L’energia del fotone può essere quindi determinata misurando l’ampiezza del relativo segnale in carica.

Emissione X diffusa – Una sorgente non puntiforme di raggi X , ovvero una emissione X da una regione di area più vasta.

Nella nostra lingua per favore!

Uhuru, anche noto come SAS-1 (acronimo dell’inglese Piccolo Satellite Astronomico), fu il primo satellite lanciato, dedicato allo studio dei raggi X nel cosmo. Il suo nome in Swahili significa “libertà”. Il satellite fu lanciato il 12 Dicembre 1970 dalla base San Marco in Kenia; il giorno della celebrazione del settimo anniversario dell’indipendenza di quella nazione.

Uhuru non prese immagini di oggetti che emettono radiazione X nel senso comune del termine. Invece, fece invece uso di contatori proporzionali per creare una mappa dei conteggi delle sorgenti X nel cielo. I dati ottenuti da Uhuru rivelarono ammassi di galassie che erano per luminosità al secondo posto tra le sorgenti esistenti nell’Universo, sorgenti anche di radiazione X diffusa. Inoltre i dati di Uhuru permisero agli scienziati di compilare un catalogo esauriente delle sorgenti X dell’Universo.

E’ tutto?

The Uhuru Satellite – La pagine web del Goddard Space Flight Center sul satellite Uhuru.